Uno speciale anno scalabriniano

07.11.2021
Attualità, Migrazione

Il 9 novembre 2022 ricorre il 25mo anniversario
della beatificazione di Giovanni Battista Scalabrini

  • C'è bisogno di un padre, di un avvocato, di un intercessore per chi oggi bussa alle porte dei paesi più ricchi in cerca di sopravvivenza, per chi si trova bloccato alle frontiere, per chi pur vivendo da anni in un paese straniero non è ancora considerato come persona ma solo forza-lavoro.
  • C’è bisogno di un faro, di una visione sostenuta dalla speranza, di motivazioni portanti per chi oggi cammina a fianco dei migranti e dei rifugiati e si impegna per accogliere, proteggere, promuovere e integrare.

E allora diamo il benvenuto a questo speciale “Anno scalabriniano” che si è aperto nelle scorse settimane in preparazione al 25mo anniversario della beatificazione di Giovanni Battista Scalabrini, che ricorrerà il 9 novembre 2022.

Nella lettera con cui i responsabili dei tre istituti di vita consacrata della Famiglia Scalabriniana hanno indetto questo Anno scalabriniano si legge:
Cogliamo questa circostanza per intensificare la preghiera e le iniziative affinché il beato G.B. Scalabrini sia proclamato santo: una proclamazione per rendere gloria a Dio e far risplendere con maggior rilievo la sua testimonianza di vescovo missionario, voce di chi voce non ha, aiuto per chi è nel bisogno, ispiratore per chi scopre di voler dare la sua vita a Cristo a fianco dei migranti, rifugiati, marittimi”.

Il motto scelto per l’Anno scalabriniano sono parole dello stesso Scalabrini, un programma di vita estremamente attuale: “Fare patria dell’uomo il mondo”.

Tra le iniziative con cui si è aperto l’Anno scalabriniano è stata composta una nuova preghiera. La versione originale italiana è stata subito tradotta in altre otto lingue: portoghese, inglese, spagnolo, francese, tedesco, tagalog, indonesiano, vietnamita. Ora è pronta anche la traduzione in tigrino e in arabo.

PREGHIERA AL BEATO
GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI

O BEATO GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI,
CON CUORE DI VESCOVO E ARDORE DI APOSTOLO
TI SEI DATO TUTTO A TUTTI.
HAI ASCOLTATO IL GRIDO DEI MIGRANTI,
PARLATO IN LORO NOME, DIFESO I LORO DIRITTI.
L’EUCARISTIA FU IL TUO SOSTEGNO,
LA CROCE DI GESÙ IL TUO RIFUGIO,
MARIA, MADRE DELLA CHIESA, IL TUO CONFORTO.
PER TUA INTERCESSIONE
DIO, CHE È PADRE, FIGLIO E SPIRITO SANTO,
DONI LA PACE ALL’UMANITÀ INTERA,
PROTEGGA COLORO CHE ATTRAVERSANO
MARI E FRONTIERE SORRETTI DALLA SPERANZA,
BENEDICA NOI E I NOSTRI CARI
E CI CONCEDA LA GRAZIA
CHE CON FIDUCIA AFFIDIAMO
AL TUO CUORE DI PADRE. AMEN

 


 

«Ricordiamo ancora con gioia quel giorno in cui la Chiesa lo riconosceva come testimone esemplare di vita cristiana. Ricordiamo le parole con cui Giovanni Paolo II lo presentava: “Profondamente innamorato di Dio e straordinariamente devoto dell’Eucaristia, egli seppe tradurre la contemplazione di Dio e del suo mistero in una intensa azione apostolica e missionaria, facendosi tutto a tutti per annunciare il Vangelo. Questa sua ardente passione per il Regno di Dio lo rese zelante nella catechesi, nelle attività pastorali e nell’azione caritativa specialmente verso i più bisognosi”.

Per noi, che lo riconosciamo come fondatore e ispiratore, la beatificazione di G.B. Scalabrini non è solo un ricordo. È anzitutto un invito a seguirne le orme: “Potessi santificarmi e santificare tutte le anime affidatemi”. È poi un impegno a farlo conoscere, parlare di lui, raccontare della sua passione per i migranti affinché altri sentano la stessa passione e intervengano, a tutti i livelli, nella Chiesa e nella società, a favore di questi fratelli e sorelle che la vita ha sradicato e disperso.»

Dalla Lettera di indizione dei tre Istituti della Famiglia Scalabriniana

Links:

Rivista Sulle strade dell'esodo (PDF)

Missionari Scalabriniani

Suore Missionarie Scalabriniane

Missionarie Secolari Scalabriniane

Articoli blog simili

12.12.2023

Centri Internazionali, Giovani, Migrazione, Testimonianza

Rivista SSE

“Sulle strade dell’esodo” è un periodico che si pone come strumento di dialogo e incontro tra le diversità

Continua a leggere

03.11.2022
Vietnam

Ho Chi Minh, Giovani, Migrazione, Testimonianza

Viaggio verso sud

Dopo un primo incontro alla facoltà di Italianistica della Università Nazionale di Scienze Umane e Sociali di Ho Chi Minh City, abbiamo scoperto che Nguyễn Thị Bích Ngọc non solo abitava nello stes­so quartiere, ma viveva a poche centinaia di metri di distanza da casa nostra. Così i contatti sono diventati sem­pre più frequenti.
Il suo nome, tradotto in italiano, significa gemma, perla preziosa, e co­sì ama farsi chiamare con questo nome. Oltre a darci qualche lezione di lingua vietnamita, Gemma ha cominciato ad aiutarci a tradurre il testo di alcune canzoni della Scalabrini Band così come i contenuti dei nostri interventi durante gli incontri mensili con i giovani. La sua amicizia ci ha introdotto nella cultura di questo Paese, facendocene apprezzare bellezza e originalità. Anche dopo la laurea e il suo trasferimento in una stanza del centro città, i rapporti sono continuati. In particolare, lo scorso anno ha dato un grande apporto nel realizzare il primo numero di “Sulle strade dell’esodo” in lingua vietnamita.
Tempo fa ci ha chiesto come fare per ricevere la benedizione apostolica per i suoi nonni che il 15 febbraio avrebbero celebrato il 70esimo anno di matrimonio, un traguardo eccezionale! Con l’aiuto delle missionarie che vivono a Roma, la pergamena papale è arrivata in tempo ed è stata letta durante la celebrazione eucaristica nel paese dove vive la sua famiglia, nel Sud-Ovest del Paese. Abbiamo chiesto a Gemma di cogliere l’occasione di questa grande festa di anniversario per intervistare i suoi nonni sulla loro storia di emigrazione. Una storia che rispecchia quella di tanti vietnamiti che, a partire dal 1945 e poi in gran numero anche dopo la riunificazione del Paese, sono emigrati verso sud.

Continua a leggere

03.11.2022
Polonia

Attualità, Migrazione

Provocati a riscoprire la solidarietà

La Polonia, con quasi un milione e mezzo di rifugiati ucraini ufficialmente registrati (dato fornito da UNHCR a fine agosto), e forse altrettanti arrivati e rimasti per un tempo più o meno lungo senza chiedere ufficialmente protezione, è il paese che ha attualmente accolto più persone in fuga dall’Ucraina dal 24 febbraio 2022, giorno tristemente noto per l’attacco russo che ha accelerato un conflitto già presente dal 2014.
Nelle prime due settimane di agosto ci è stata data la possibilità di conoscere più da vicino questa realtà trascorrendo alcuni giorni a Varsavia, Cracovia e Lublino e incontrando rifugiati e persone direttamente coinvolte nell’ accoglienza.

Continua a leggere