Provocate e invitate a lanciarci “Sempre avanti”!
La canonizzazione, con il suo cammino di preparazione prima e la sua festa poi, ha lanciato noi Missionarie e alcuni ragazzi e ragazze con i quali ci troviamo a condividere la strada, nel desiderio di continuare a condividere la bellezza e l’attualità della spiritualità dell’esodo! E così, dopo esserci trovate alla canonizzazione dell’allora ancora beato Giovanni Battista Scalabrini, il 09 Ottobre, ci siamo ritrovati a Casa MiSS (a due passi da Piazza S. Pietro e custodite dall’ombra del “cupolone”) il 12 Novembre scorso! È stata l’occasione per guardare un bellissimo video-album fotografico di quei giorni che ci ha aiutato a sorridere, ma anche, soprattutto, a ritornare con il cuore ai ricordi di quelle bellissime giornate di festa e di preghiera festosa!
Abbiamo potuto, infatti, riascoltare e sottolineare alcuni dei punti più salienti che ci sono stati consegnati da Papa Francesco, nell’omelia del 09 Ottobre e nella meditazione dell’udienza del 10 Ottobre, e da P. Leonir Chiarello, Superiore Generale dei Missionari di S. Carlo. E’ stato molto forte riascoltare chiavi così attuali, proprio mentre si stanno ripetendo i drammi di tanti naufragi di piccole imbarcazioni colme di migranti provenienti dalla Libia e vicinissime alle coste siciliane…
Ci siamo messi, allora, sulla scia di una riflessione comune: "Potessi farmi santo… come detto da P.Leonir, per Scalabrini questo ha significato guardare alla realtà con gli occhi Dio. Ma noi possiamo pensare: io non ho gli occhi di Dio, come è possibile per me diventare santo? Ecco, Scalabrini ci insegna che avere gli occhi di Dio significa lasciarsi commuovere e non diventare vittima dell'indifferenza; non avere una commozione sterile, ma attiva! Allora, ci possiamo domandare: c'è un fatto bello della nostra vita, della nostra storia o anche della giornata di oggi che ci ha commossi, cioè che ci ha parlato al cuore per la sua bellezza, e che vorremmo condividere?".
È stato bellissimo ascoltare i racconti semplici e preziosi di Andrea e della sua gratitudine nel sentirsi “ricordato e chiamato per nome” da una signora che aveva incontrato soltanto una volta, ma alla quale era rimasto nel cuore; poi le parole di Sami, dall’ Etiopia, di MarieGrace di origini congolesi, di Nicolas dal Perù, di Veronika, di origini indiane, e poi ancora di Chiara dal Veneto e di Giovanna dalla Calabria! La serata è continuata con… un viaggio speciale in India! Dove ci hanno portato: Giorgia, studentessa di medicina che si è messa in gioco partendo per un mese di servizio in un ospedale indiano grazie ad un progetto organizzato dal Segretariato Studenti di Medicina (SISM); Chiara, anche lei studentessa di medicina, che ha vissuto anche lei una esperienza di servizio in un orfanotrofio aiutando i bambini e le bambine a fare i compiti e sperimentandosi nell’educazione sanitaria di base; ed, infine, con Veronika che ha potuto raccontare l’India come la terra in cui affondano le sue radici e parte del suo cuore!
È stato bello ascoltare le condivisioni e scoprire il tratto caratteristico di questo popolo, condiviso all’unanimità dalle ragazze: l’accoglienza e la cura per l’ospite che passa dall’offrire buon cibo!! E, allora, per prendere buon esempio, non potevamo che continuare la condivisione con… un bel banchetto nello stile della comunione dei beni! Nella semplicità, nello stare insieme a condividere desideri, domande, sorrisi e sapori scopriamo, passo dopo passo, che si sta già svelando il disegno di Dio intuito da S. Giovanni Battista Scalabrini: “Fare patria dell’uomo il mondo!”.
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